Illustration of a person's hand writing on a clipboard. © Recipes for Wellbeing

Usare la paura per prendere decisioni difficili

Soffriamo più spesso nella nostra immaginazione che nella realtà. ―Seneca

👥 Serve: 1 persona

🎚 Difficoltà: Media

⏳ Tempo totale: 90 minuti

🥣 Ingredienti: Template, 1 penna

💪 Valori nutrizionali: Prospettiva, Coraggio, Vulnerabilità, Consapevolezza, Equilibrio

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Usare la paura per prendere decisioni difficili

📝 Descrizione

Superare la paralisi visualizzando le vostre paure.

Vi è mai capitato che la paura o il pensiero di quello che potrebbe accadere vi paralizza completamente e vi impedisce di agire? Allora questa ricetta è per voi! Questo esercizio può aiutarvi a fare scelte difficili e a superare la paralisi visualizzando gli scenari peggiori che attualmente temete. Si ispira a Tim Ferriss (nato il 20 luglio 1977), podcaster americano, autore, imprenditore e investitore di start-up tecnologiche. Tim ha un suo podcast chiamato “The Tim Ferriss Show”. Nel 2017, a causa di una depressione bipolare, di cui soffre in famiglia, ha vissuto più di 50 episodi di depressione, alcuni dei quali l’hanno portato ad avere pensieri suicidi. In confronto, la persona media ha 6-10 episodi di depressione in tutta la sua vita.

Esplorare le proprie paure, così come stabilire i propri obiettivi da raggiungere, è un esercizio utile che Tim ha scoperto durante i suoi momenti più bui. Per Tim, definire le proprie paure è una delle soluzioni più efficaci per evitare l’autodistruzione e la paralisi (e anche per prendere delle decisioni per il proprio business!). Il modello filosofico dietro questo esercizio è lo stoicismo, un pensiero filosofico sulla vita che può essere descritto come un “sistema operativo per sforzarsi in ambienti molto stressanti”. Questo sistema operativo vi aiuta a capire e a distinguere ciò che potete controllare da ciò che non potete controllare, in modo da potervi concentrare esclusivamente sul primo.

Vi invitiamo a guardare il TED Talk di Tim Ferriss “Why you should define your fears instead of your goals”. La seguente ricetta è stata donata da Pascal Kolbe dell’Ikigai Lab dell’Interdisciplinary Research Center (CRI) di Parigi, Francia. Potete trovare maggiori informazioni sul loro lavoro su https://ikigai.cri-paris.org/.

👣 Procedimento

Step 1 – Scaricate le slide (5’)

Scaricate le slide come PDF e stampatele oppure ricopiate il contenuto su dei fogli bianchi.

Step 2 – Prima pagina (30’)

Pensate a cosa vi preoccupa attualmente nella vostra vita. Identificate un’azione che potreste intraprendere per migliorare la situazione, ma che non osate fare. Per esempio: E se smettessi di lavorare alla mia start-up per tre settimane e andassi da qualche parte per riprendermi dal mio esaurimento? E se chiedessi una pausa con il mio partner per capire cosa voglio in una relazione? E se parlassi con il mio professore e chiedessi una proroga per la mia tesi?

Concentratevi sulla prima colonna – definire (“define”) – e scrivete tutte le cose peggiori che potrebbero accadere se prendeste quella decisione (una lista tra i 10 e i 20 scenari va bene). Poi passate alla seconda colonna – prevenire (“prevent”) – e scrivete cosa potreste fare per evitare che ognuno degli scenari peggiori che avete scritto si avveri o, perlomeno, diminuire la probabilità che si avveri. Infine, nell’ultima colonna – riparare (“repair”) – immaginate che lo scenario peggiore si è avverato. Che cosa potreste fare per riparare il danno, anche solo in maniera parziale, e a chi potreste chiedere aiuto? 

Una domanda da tenere a mente mentre compilate questa prima pagina è: “È possibile che qualcun altro prima di me, magari meno intelligente e meno motivato, abbia capito che cosa fare? La risposta è sì.” (Tim Ferris)

Step 3 – Seconda pagina (15)

Nella seconda pagina, rispondete alla seguente domanda: “Quali potrebbero essere i vantaggi di fare un tentativo o di ottenere un successo parziale? Che cosa si può ottenere dal processo, ad esempio, fiducia in sé stessi, sviluppando competenze nuove?”

Step 4 – Terza pagina (20)

Questa pagina è forse la più importante quindi non saltatela. Infatti, siamo molto bravi a immaginare che cosa potrebbe andare storto se provassimo a fare qualcosa di nuovo, come chiedere un aumento, ma non siamo spesso in grado di considerare il costo di mantenere lo status quo attuale, ovvero non cambiare nulla. Quindi rispondete a questa domanda: “Se evitassi questa azione e decisione, o queste azioni e decisioni, come sarebbe la mia vita tra 6 mesi, 12 mesi, 3 anni?”

Step 5 – Agire o non agire? (20)

Per facilitare la decisione, vi consigliamo di valutare sia le conseguenze positive sia quelle negative su una scala da 1 (impatto minimo) a 10 (impatto massimo). In base ai risultati, potrete prendere una decisione più ragionevole e sensata, con la piena consapevolezza del perché avete deciso di fare quella azione (o inazione) in particolare, ma anche dei rischi potenziali e delle strategie per superarli. Tim Ferriss consiglia di ripetere questo esercizio almeno una volta ogni tre mesi.

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